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STRADE BLU Festival e STRADE BLU Factory presentano:
EMMA MORTON & THE GRACES
Sabato 5 Agosto – ore 21.30
Brisighella (RA) @ Piazza Carducci
in collaborazione con Calici sotto i Tre Colli: Le Stelle del Borgo
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Emma Morton & the Graces è l’ultimo progetto musicale della cantautrice scozzese Emma Morton – già semifinalista della popolare trasmissione X Factor Italia nell’edizione 2014 – frutto della collaborazione con i musicisti Piero Perelli (batteria), Luca Giovacchini (chitarra) e Gabriele Evangelista (contrabbasso).
Ispirata dall’idea del “viaggio”, Emma ha scelto di esplorare le contaminazioni fra le culture musicali, partendo dalle tradizioni della sua terra, la Scozia ed inseguendo la sua passione per la musica afro-americana, in particolare blues, soul e jazz. “Siamo in un viaggio sperimentale, esploriamo il passato e il presente, il vicino e il lontano, il mistico e il reale.”
L’evoluzione di Emma Morton & the Graces è iniziata dopo la loro prima performance in trio per un concerto in sostegno di Amatrice dopo il terremoto: alla loro identità collettiva, plasmata sull’ipnotica ed unica jazz master macguitar di Luca, sul suono sporco delle batterie vintage e dalle percussioni handmade di Piero e sull’espressivo canto-lamento in dialetto scozzese di Emma, si aggiunge infatti il super fat bass di Gabriele.
“Eravamo solo noi tre, ho sentito un forte istinto a fare uno spettacolo diverso dal solito e come gruppo volevamo rispondere al travolgente senso di solidarietà presente in Italia in quel momento. Abbiamo scelto un repertorio di canzoni che, ad un certo punto della nostra vita, ci ha permesso di accedere alla bellezza persino delle nostre paure più terrificanti, a piangere di fronte all’articolato spettro della nostra umanità. Bob Dylan, Tom Waits, T-Bone Burnett e Nick Cave erano alcuni degli artisti su quella lista. Ho abbandonato ogni nozione relativa alla mia voce come strumento, quella sera: il suono era diventato secondario alle parole, che istintivamente ho cantato nel mio dialetto parlato. Era scattato qualcosa, e ho iniziato il mio viaggio verso casa“.
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